Alcuni pensano che la nostra capacità di interpretare gli Echi sia stata, in un certo senso, un colpo di fortuna: una casualità dell’evoluzione che, miracolosamente, ci ha concesso di scorgere al di là del velo. Altri, però, come il sottoscritto, non possono fare a meno di chiedersi se non ci sia dell’altro. Dopo tutto, sappiamo ancora così poco degli Echi. Siamo l’unica specie in grado di interpretarli? Qual è il loro legame con le leggi del cosmo? E che ruolo gioca il Profondo in tutto ciò? Troppe domande restano ancora senza risposta, ma credo di sapere dove cominciare a cercare.
La Voce dell’Inno ha detto di connetterli. Gli Echi sono la chiave.
– dai primi appunti sugli Echi di Olt